Ann Gooding
di Lydia Takeshita / Marco Di Mauro
Laureata in educazione artistica presso l’Università dell’Illinois, ha ottenuto il diploma post-universitario di Belle Arti presso l’ Otis Art Institute di Los Angeles. I suoi recenti lavori combinano insieme le tecniche della pittura e della scultura.
Gooding stende sul supporto colori primari e li copre con toni di blu spenti, smorzati e densi; poi con l’aiuto di utensili da scultura, scolpisce con differenti pressioni nella base di colore preparata. Ella coordina la pressione della mano nell’atto dello scolpire, a seconda dei toni di colore che vuole far emergere. Ella svela strisce di colore giallo che emergono dalla cancellazione dei toni del rosso. E’ affascinata dalle vibrazioni visive dei colori e dall’effetto di una colorazione secondaria emergente: l’arancio. Il primario interesse di Gooding è il suo approccio formale all’arte e il mantenere colore, spazio, struttura e composizione come fenomeni significativi. Avendo iniziato con il combinare insieme pittura e non pittura su pannelli di legno, Gooding si avventura nella combinazione di colori solidi con disegni scolpiti che emergono dal di sotto dei livelli di pittura. Gooding afferma: “tutti i miei lavori sono fatti a mano; non sono usati utensili meccanici. La pittura è applicata con pennello e spatola di metallo. Il mio lavoro attuale viene fuori dall’uso di varie tecniche di taglio oltre all’incisione delle linee”.
Testo di Lydia Takeshita
Ann Gooding si muove con originalità e carattere nei territori mai del tutto esplorati dell’astrazione. La sua pittura si compone di due strati sovrapposti che interagiscono a livello semantico: lo strato inferiore è occupato dalle forme fluttuanti della memoria, fantasmi in grado di evocare persone ed esperienze vissute; invece lo strato superiore è una membrana sottile, opacizzante, che da un lato nasconde, da un altro stimola a guardare oltre, fino a scoprire profondità inaspettate.
Testo di Marco Di Mauro