Stazione RFI AV Afragola
dal 6 Novembre 2021 al 28 Febbraio 2022
Curatore: Cynthia Penna
Organizzazione: ART1307 Istituzione Culturale
Ufficio Stampa: Chiara Cosentino Ph.: 3392526698 – chiaracosentino@art1307.com
Curata da Cynthia Penna, dal 6 Novembre 2021, sarà presente negli spazi della stazione Afragola la mostra dal titolo Identità Transitorie, che avrà il compito di farsi portavoce di un viaggio, architettonico e fisico, cui noi tutti saremo partecipi. Verremo sopraffatti da lunghe linee, non rigide o delimitanti come i confini, ma porose, oscillatorie: vere e proprie soglie che apriranno ad un panorama lontano, a noi ignoto, ma che al contempo ci inviteranno a percorrere liberamente sia gli spazi visivi delle opere, che quelli concreti della sede espositiva anch’essa coacervo vivo di linee fluide e continue. Linee che non risulteranno labirintiche, ma che avranno la funzione trascinatoria di un flusso, quasi come quello di un fiume, su cui si trova lo stesso “ponte” della stazione Afragola. Ma non è acqua quella che scorre inesorabilmente sotto questa costruzione, ma persone. E sono soglie inesplorate anche i volti che passano tutti i giorni davanti ai nostri occhi, che nella loro quantità indefinita diventano lo specchio di un’umanità che non fa altro che camminare, muoversi e mutare.
E se da una parte vi sono gli sconfinati spazi di Santini, in Boyko ad essere sconfinati sono gli occhi delle persone, lo sguardo onnipresente dell’altro. In questo dialogo tra corpi e luoghi, gli uni indiscusse controparti dell’altro, vi è una costante, che è l’incalzare dell’infinito e del flusso migratorio di un’umanità da sempre portata al cammino e che proprio attraverso esso si trasforma. Identità Transitorie è quindi polo di incontro fra corpi e spazi in linea perfetta con l’intento architettonico-organico del lavoro di Zaha Hadid; la stazione ferroviaria, non-luogo per eccellenza, si tramuta anch’essa in simbolo significativo di connessione e di trasformazione di umanità.
Yuri Boyko, fotografo americano di origini ucraine, ha una formazione internazionale ed eterogenea. Dopo aver frequentato la British Higher School of Art and Design, partecipa a collettive in Russia e USA; viene selezionato tra gli artisti premiati alla V Biennale d’Arte Contemporanea di Genova. Ha all’attivo numerose mostre personali e collettive in tutto il mondo e residenze d’artista in Francia, Spagna e Italia.
Nato e cresciuto a Roma, Claudio Santini muove la sua visione estetica tra fotografia e architettura. Dopo essersi diplomato all’Istituto Europeo del Design lavora come fotografo di architetture e d’interni per riviste quali Abitare, Domus, Casa Vogue; nel 1989 si trasferisce definitivamente a Los Angeles dove, i suoi lavori appariranno in alcune delle più prestigiose testate americane: dal The New York Times, al The San Francisco Chronicle, al California Home and Design.